L’allenatore della Juve attende una svolta in termini di apprezzamento del lavoro fatto sino ad oggi. Le pretendenti non mancano.
Massimiliano Allegri, ad esclusione delle “recite” consumate a fine gara quando per la rabbia fa irrimediabilmente volare la sua giacca sull’erba, dà l’idea di poter mantenere controllo sulle proprie scelte. Il tecnico, legato alla Juventus da un contratto fino al 2025, sta vivendo questa stagione con grande concretezza, portando a casa risultati di rilievo.
Da quando è ritornato alla Continassa, il rendimento suo e della squadra è in decisa crescita. Nel 2021-2022 la media punti per gara era di 1,84, salita l’anno scorso a 1,89, con tanto di terzo posto conquistato sul campo, nonostante le varie peripezie giudiziarie che hanno coinvolto il vecchio board bianconero, Andrea Agnelli in testa. Dopo 13 turni di campionato, la media per gara è di 2,42. Tutto sembrerebbe filare liscio in casa Juventus, ma non tutti la vedono così.
Secondo un noto volto televisivo, molto attento alle evoluzioni nel mondo Juventus, Allegri l’anno prossimo potrebbe cambiare panchina. Stando all’inviato di Sportitalia, Tancredi Palmeri, Allegri vorrebbe capire quanto in realtà il club comprenda il mezzo miracolo compiuto fino ad ora. “Ci sono alte possibilità che questo Juventus-Inter sia l’ultimo di Allegri (a Torino): forse alla fine recederà dai suoi intenti, forse vuole solo farsi pregare per ottenere un rinnovo”, afferma il giornalista, il quale, nel suo editoriale rivela cosa si sarebbe aspettato l’allenatore. “A chi gli è vicino il mister juventino continua a esprimere il suo malcontento per come è trattato”.
Allegri aspetta segnali dal club: Milan e Roma alla finestra
Allegri in pratica si aspetterebbe maggior attenzione, in termini concreti vorrebbe anche avere garanzie tangibili sulla Juve che verrà. Diversamente, secondo Tancredi Palmeri, potrebbe decidere di andare via, con tanto di corposa buonuscita, se si considera che l’ingaggio, secondo fonti diverse, va dai 7 ai 9 milioni netti l’anno.
In particolare, continua il giornalista, Allegri non gradirebbe l’ombra di Antonio Conte. I contatti tra l’allenatore salentino e la Juve non sono mai stati recisi, come confermano le parole pronunciate il 24 novembre dal tecnico gli studenti dell’UniSalento. “I matrimoni si fanno sempre in due, si può sempre sognare e sperare di sposarsi un’altra volta. L’importante è che ci sia condivisione di pensiero”, ha rimarcato Conte.
Se davvero si consumasse lo strappo, ipotesi al momento non solidissima, Roma e Milan potrebbero pensare ad ingaggiare Allegri. I giallorossi potrebbero infatti salutare Mourinho, contratto in scadenza nel 2024. In realtà, prima di ingaggiare Garcia ormai un decennio fa, l’allora ds Walter Sabatini aveva cercato Allegri, vicinissimo alla firma.
Anche il Milan potrebbe tornare su Allegri, ultimo tecnico tricolore prima dello scudetto vinto da Stefano Pioli. I rossoneri, rispetto alla Roma, avrebbero maggior liquidità da investire per convincere l’allenatore toscano. A Trigoria infatti, il settlement agreement firmato nel 2022, vincola il club fino al 2027.