Maurizio Sarri ha parlato alla vigilia del match di Champions contro l’Atletico Madrid, rilasciando dichiarazioni importanti
La sua è una Lazio a due facce. Con la medaglia rovesciata rispetto allo scorso anno, quando ai deludenti risultati nelle Coppe europee – i biancocelesti furono eliminati prima dall’Europa League, e poi dalla Conference – faceva da contraltare lo straordinario cammino in campionato, chiuso al secondo posto dai capitolini.
In questa stagione, si sono invertite i valori. La Lazio fatica, e non poco, in Serie A, occupando la decima posizione con 21 punti in 15 partite, con soli 16 gol fatti e altrettanti subiti. Sebbene manchi ancora una vita alla fine della stagione, il dato sulla differenza reti finale dello scorso anno, rispetto a quella attuale, è eloquente.
Dopo 38 giornate i biancocelesti avevano realizzato 60 gol, subendone 30. Un differenziale di 30 gol a favore. Quest’anno la mediocrità del rendimento in campionato è certificata dal saldo nullo tra quanto prodotto – poco in assoluto, per una squadra allenata da Sarri – e quanto subìto.
Il rovescio della medaglia si chiama però Champions League, competizione nella quale il club di Lotito si è fatto valere, ottenendo il pass al turno successivo con una gara di anticipo, da seconda classificata nel girone alle spalle dell’Atletico Madrid. Proprio alla vigilia della sfida con i Colchoneros, Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa, rilasciando dichiarazioni importanti.
“L’ambiente laziale è devastante, si creano delle aspettative che sono inarrivabili, chi le innesca lo sa. E questo crea frustrazione”, ha esordito nell’incontro con la stampa l’allenatore toscano. “Abbiamo fatto tre vittorie e un pareggio nel nostro girone di Champions. Roba che sull’altra sponda avrebbero fatto i fuochi di artificio“, ha concluso Sarri non facendosi mancare una frecciatina alla Roma.
C’è da dire che l’insofferenza di parte della stampa romana nei confronti dell’allenatore laziale monta ormai da qualche settimana. A Sarri si rimprovera spesso la stessa tipica cosa che si imputa a tutti quei tecnici che si definiscono ‘giochisti’: la mancanza di un Piano B quando gli schemi su carta non si traducono in azioni da gol.
Il tecnico ne avrebbe abbastanza di tutto questo. E starebbe meditando l’addio. Sebbene abbia dichiarato, scherzando, in conferenza stampa, di essere vicino all’addio alla sua carriera di allenatore, Sarri vorrebbe ancora dire la sua in una piazza importante. Tra i club possibili destinazioni del vulcanico mister ci sarebbero il Napoli, il suo vecchio amore, e la Fiorentina che, a fine stagione, potrebbe salutare Vincenzo Italiano.
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