Invitato al ‘Bobo Vieri Talk Show’, l’ex attaccante bianconero ha fatto una rivelazione che ha lasciato di sasso i suoi vecchi tifosi
È l’uomo dei record. È stato un autentico girovago della Serie A, avendo giocato con ben 12 club diversi che hanno militato nel massimo campionato. E con ognuno di essi, ecco il primato sopra accennato, ha realizzato almeno una rete. Straordinario in taluni momenti della sua carriera, il calciatore nativo di Napoli si è tolto anche la soddisfazione di accumulare 7 gettoni con la maglia azzurra, senza però curiosamente esser riuscito a mettere il suo timbro.
Palmarés ricchissimo, sebbene raramente protagonista assoluto delle vittorie di squadra dei grandi club, molto attivo pure sul fronte delle conquiste col gentil sesso, Marco Borriello ha giocato anche per blasonate società come Juventus, Milan e Roma.
Proprio in riferimento alle esperienze con bianconeri e giallorossi, il bomber ha raccontato dei gustosi aneddoti ai microfoni del ‘Bobo Vieri Talk Show’. Al cospetto di un altro grande ex attaccante, l’ex goleador napoletano si è concentrato in particolare sui metodi di allenamento di due tecnici rinomati per far sudare i propri giocatori.
Parliamo di Antonio Conte e Zdenek Zeman: due che non ci andavano affatto teneri quando si arrivava al campo di allenamento. Le parole di Borriello – 13 presenze e 2 gol con la Juve da gennaio a giugno del 2012 – hanno colpito in particolar modo i tifosi bianconeri, quasi sotto choc dopo quanto ascoltato.
“Nessuno mi ha mai fatto correre in carriera come Gasperini, Conte e Zeman. Con loro in tre anni ne ho persi sei di carriera“, ha esordito tra il serio e il faceto Borriello. L’attenzione si è poi spostata più specificamente sul boemo e sul salentino, veri sergenti di ferro da questo punto di vista.
“Con lui – Conte, ndr – vomitavo. Eravamo seguiti dalla Mapei, con il professor Sassi sotto un capannino a controllare tutto, anche i battiti. Quando uno abbassava un attimo il ritmo arrivava il richiamino: dovevi alzare l’intensità. Sono arrivato a 196 battiti. Ero appena prima dell’infarto, al 99% dello sforzo“, ha dichiarato l’ex attaccante lasciando di sasso gli ascoltatori bianconeri.
“Conte era mostro, un maestro anche nel correggere le partite il martedì, il venerdì, con il laserino: tutti ad ascoltarlo. Alla fine ti migliorava“, ha ammesso poi Borriello riconoscendo a Conte grandi meriti.
Non poteva mancare una battuta anche su Zdenek Zeman, da Borriello avuto nella prima parte della stagione 2013/14 alla Roma: “La sua preparazione era lunga, massacrante. La notte non dormivo per la stanchezza. Zeman ti massacrava“, ha concluso Borriello.
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